Quarta Era

Quarta Era

Quarta Era

“Ahn , ahn Nagash. Rahnal, rahnal Nagash.Le parole ancora risuonavano nell’aria e le braccia di Umlil, Alto Sacerdote di Grimlor, erano sollevate, tremanti per lo sforzo. Fu allora che udimmo un tuono fragoroso, e la terra iniziò a tremare. Il tremito divenne un rombo, il rombo un fragore e poi tutto fu silenzio.Gli uomini si rallegrarono, quando i Nove Sacerdoti dissero che il rito era compiuto ed il Grande Vuoto sigillato per sempre.Quando Umlil finalmente abbassò le braccia, sentì una pesante goccia di pioggia sul viso ancora rivolto verso il cielo. Abbassò allora lo sguardo e fissò i suoi otto pari. Tutti pensavano la stessa cosa: l’alleanza era terminata ed i Nove Dei avrebbero presto ricominciato a combattersi. Sorrise, compiaciuto. Era ciò che Grimlor voleva. Morte. Le pesanti gocce divennero presto un temporale e grosse nubi scure coprirono il cielo. Gli uomini si ritirarono nelle loro tende ed ognuno si affrettò a prendere la strada verso casa.
Gheriban di Rhi’anon, “Studio su Nagash”. Prologo.

La Grande Tempesta
Davanti al Grande Vuoto si ritrovano gli Alti Sacerdoti dei nove Dei. Con un rituale a lungo preparato, essi sigillano il Grande Vuoto. Poco dopo inizia, proprio sopra di esso, una terribile tempesta che inizia ad espandersi, arrivando a coprire metà dei del mondo conosciuto.
I Nuovi Regni
Il tempo dei grandi imperi sembra essere definitivamente tramontato. Nuovi regni si formano dal loro sgretolarsi: Avernus, la Provincia, i Dodici Forti, Baghrada; grandi città stato come Rhi’anon a Llancarfan o federazioni come le Città Libere del Nord.
La Guerra del Principe Necromante
Quando la tempesta che sovrasta il Grande Vuoto si espnade fino a lambire i confini di Avernus a nord, e quelli di Syva Vhyrea a ovest, appare,  ai confini meridionali della Foresta Urlante, il Monolito. Contemporaneamente fanno la loro comparsa i seguaci del Culto del Monolito, che predicano la venuta di Nagash, il Principe Necromante.  Il Culto attira fedeli da tutto il mondo: sacerdoti di Grimlor e di Dernal, necromanti e guerrieri. Alcuni di essi ricevono in dono uno stato di semi non-morte, che dona loro un’incredibile resistenza in battaglia ed un’ innaturale rapidità nella guarigione. Vengono presto conosciuti come Imadoi e guidano le schiere di Nagash.L’ Invasione dei Morti
I seguaci di Nagash radunano le Nove Sfere, al centro del Grande Vuoto, ove è sorta la Città delle Catene. La base della labirintica capitale di Nagash è un disco di roccia, ancorato alle pareti del Grande Vuoto da innumerevoli ed immense catene. Sfruttando quella che gli studiosi definiranno in seguito “Ombra delle Sfere”, essi riescono a risvegliare Nagash. Le sue orde si riversano su tutte le regioni della terra, stringendo alleanze con gli orchi e con gli eserciti di Nargaroth. I guardiani delle Sfere sono soggiogati al potere di Nagash e guidano i suoi eserciti. Il culmine della guerra si ha con l’assedio di Rhi’anon. Nonostante Sekhmet, il Drago d’Ombra custode di una Sfera e l’immenso esercito che cinge le mura, la città si salva. Dopo la caduta di Rhi’anon, seguirono i Dodici Forti ed infine Llancarfan. Tutto il mondo fu sotto il dominio di Nagash.

“Ecco l’esercito di Gorbad Artigliodiferro, prende posto a nord di Rhi’anon. Suonano terribili i tamburi della guerra, mentre le catapulte vengono posizionate ed i cavalieri di lupo attendo i nemici in campo aperto.
Ecco silenziosi come la notte più scura, i soldati di Nargaroth prendono posto a sud. Donadan delle Cento Battaglie, li guida. Non una parola è necessaria a schierare le truppe, non un gesto per caricare le catapulte ed armare le torri.
Ecco a est l’esercito di Larfang il Nero. Marcia solo alla testa di migliaia di Imadoi e Lovagh. Dietro di lui le Quattro Fiamme di Dernal e dietro di loro dieci Conti Vampiri. La cupa ombra di Sekmeth oscura il cielo.
Ecco, si aprono le porte di Rhi’anon. I cavalieri di dell’ Aquila nelle loro armature dorate ed i Ruhekrieger nelle loro armature nere, partono alla carica. Thunor dal Colpo Mortale, uccide Gorbad e le magie sulle mura di Rhi’anon allontanano Sekhmet.
E le terribili armate di Nagash rompono le righe e si danno alla fuga.
Pochi giorni passano, la polvere ancora non si è posata, quando una cupa ombra sovrasta la città: le mura si sgretolano e le porte esplodono. Gli eserciti sono di nuovo intorno a Rhi’anon.
Solo una voce rompe l’innaturale silenzio: Non servo ne il Bene, ne il Male. Non mento e non dico il vero. Non sono morto e a lungo ho dormito e sognato. Sono Nagash, ciò che voi chiamate destino.”
Nearn l’ Apostata, “La Battaglia delle Mille Sorti”

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