Seconda Era

Seconda Era

Seconda Era

“Per Llancarfan, l’antico crocevia della guerra, dove tutto ebbe inizio. Per Llancarfan, la sacra terra degli Dei. Gloria imperitura ! I suoi confini saranno cinti da mura ed una grande porta sarà aperta in essi, così che i miei soldati tornino vittoriosi alle proprie case. Che altre porte siano aperte, una per ogni vittoria del Grande Re. Per Llancarfan, gloria perpetua !” Reltar il Grande, primo nel suo nome. Le parole sono incise sopra le porte di Llancarfan. 



La Diffusione della Magia
In questo periodo, inizia la diffusione della magia che, prima, era in possesso solo dei draghi. Gli Elfi, unici depositari, innalzano le grandi frotezze, che ancora oggi si ergono: Athel Thanara, Athel Lorien e Athel Dunkhur.
Nella prima venne posta la sede del Re e vi si stabilì la sua corte. Athel Thanara aveva il compito di regnare su Syva Vhyrea. Da qua il Re Fenice proteggeva i suoi sudditi e tutte le creature che abitavano la foresta. Athel Lorien aveva il compito di proteggere i confini del Regno Elfico, impedire l’accesso a chi era indesiderato e guidare chi era considerato amico, nell’inestricabile foresta. Athel Dunkhur fu eretta all’esterno della foresta, sulle cime delle Skytall Mountains: il suo scopo era osservare il mondo ed individurare i nemici che potessero minacciare il regno degli elfi. Si dice che la magia profusa nella costruzione delle tre fortezze fu immensa e che oggi sia obliata.

 I Grandi Imperi
Gli uomini furono gli altri vincitori della Prima Guerra. Mesland lo Scuro, Samur dagli Occhi di Ghiaccio, Reltar il Grande e Mivyr il Vendicatore sono solo alcuni dei nomi dei grandi condottieri che riunirono enormi Imperi, conquistando regni e soggiogando popolazioni, ma anche portando pace e saggezza, conoscenza e benessere. Alcuni sostengono che gli elfi fornirono ai grandi condottieri armi incantate, altri che gli Dei stessi avessero posato sugli uomini il loro sguardo benevolo. Quale che fu la verità, ancora oggi non si può dubitare della grandiosità e del potere di chi eresse Rhi’anon e Llancarfan. Rhi’anon, la città delle Torri, da subito si sviluppò intorno all’enorme biblioteca, dove sapienti raccoglievano tutto lo scibile e lo ordinavano: un’ occupazione che non è mai cessata durante la storia, anche nei momenti più cupi. Alte torri sorsero nella città, ogni studioso costruiva secondo le regole estetiche della sua terra d’origine, creando un miscuglio di stili che si sovrappose durante le epoche. Da subito, parte delle strade di Rhi’anon collegarono le cime delle torri e ne furono costruite di pubbliche, per permettere agli studiosi ad ai loro inservienti, di spostarsi agevolmente.
Diversa fu la nascita di Llancarfan. A Reltar il Grande si fa risalire la sua costruzione. La storia narra di un guerriero di umili origini, che conquistò le terre dal Passo delle Norne a Baghrada. Llancarfan era, originariamente, un piccolo regno. Si dice che l’esercito di Reltar sia il più grande ad aver mai calcato i campi di battaglia e che il Grande assoggettò a se Draghi e Nani. Ancora oggi gli avventurieri e gli studiosi fremono, sentendo nominare i Cavalieri di Drago di Fangled oi Picchieri Infuocati. Ma più di tutto, fu Gorlarg, il Dente di Lupo, la spada di Reltar, a popolare le leggende dei posteri e colmare di terrore i nemici del Grande Re. Quando Reltar riunì il suo impero, decise che altro non era rimasto: non volle muovere guerra a Rhi’anon e mantenne l’amicizia con gli elfi. Tornò, quindi, al piccolo regno da cui era iniziata la sua marcia di conquista ed ordinò che delle mura fossero poste intorno ai suoi confini: una porta sarebbe stata aperta per ogni battaglia vinta dall’esercito  imperiale, ed un palazzo per ognuno dei soldati che avevano composto il suo esercito. Il più grande fu posto al centro, da esso si dipanarono gli altri: manieri per i generali, palazzi e torri per gli ufficiali ed i cavalieri, fino a case per ogni singolo soldato. Nacque così Llancarfan, la città dalle Mille Porte.

La Seconda Guerra
Tali Grandi Imperi, però, avevano sempre qualcosa che li rendeva inferiori ai regni degli elfi: la magia.
Fu così che Suneliar il Biondo, discendente di Reitar, mandò un’ ambasciata ai draghi, che avevano costituito un loro impero: Caith Bruig. Caith Bruig era, in realtà, una vasta regione dove i più antichi tra i draghi si riunivano a concilio. Suneliar convinse i draghi che era giunto il momento di riprendersi la magia. Cavalcando draghi, alla testa di un enorme esercito, fu dichiarata guerra agli elfi. Si racconta che la guerra durò a lungo, tanto da essere conosciuta come la “guerra dei duecento anni”. Fu Isirild l’ Ombroso, discendente di Suneliar che, in groppa a Banadon, detto Nera Fiamma, giunse fino ad Athel Thanara. Aenarion, il Re Fenice, custode delle sfere, comprese la disfatta, ma non volendo cedere la magia, disperse le sfere in luoghi sconosciuti, anche a lui, e ne offuscò la magia, in modo da renderle irrintracciabili.

L’ Oblio della Magia
Fu così che la guerra terminò. Uomini e draghi non avevano motivo di contnuare a combattere: non vedevano gli elfi come nemici, ma li consideravano usurpatori di un potere destinato a tutti. Ma, mentre gli uomini tornarono alle loro case, Banadon e gli altri draghi si sentirono ingannati e defraudati per la seconda volta. Il concilio si riunì e decretò che il tradimento sarebbe stato lavato nel sangue.

 

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